Uno sguardo

Con Beppe, la sua bella & il blues

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Sono disteso sulla mia mini barella in viaggio con il nostro pulmino attrezzato. Il respiratore è acceso e funziona a batteria con il tubo ben attaccato alla cannula. L'ho fatto fissare con un cerotto, perché a volte si stacca all'improvviso per le vibrazioni e poi non posso più parlare.
Anche stasera accanto a me c'è una bella amica, simpatica più del sole ed è sempre la fidanzata di chi guida. Lei pensa a ripararmi dal freddo con una coperta, a massaggiarmi le mani per scaldarle, a darmi da bere reggendomi il bicchiere con la cannuccia, e poi quando ho voglia mi fa fare anche un tiro di sigaretta. Parliamo di tutto ed è sorridente, perciò non manca mai.
Al volante c'è Beppe che sa guidare bene e al momento giusto accelera, perché la prudenza a volte mi annoia. Spesso lui si mette a cantare e la sua allegria ci contagia. L'ho conosciuto ad una festa in cui lui era il leader di un gruppo di biker. Appena mi vide mi mostrò la sua Harley Davidson e dopo qualche minuto era seduto accanto a me sul prato, mentre parlavamo di trasmissioni meccaniche sorseggiando una birra chiara. Da quel giorno è stato un fratello capace di sollevarmi e abbiamo trascorso momenti indimenticabili, compresi quelli tristi dove c'è più bisogno di non sentirsi soli.
Stasera stiamo andando a sentire un po' di blues. Abbiamo già un tavolo prenotato in prima fila del solito pub, dove la musica live è di prima scelta. Arriviamo, Beppe mi fa scendere con la pedana elettrica ed entriamo con l'apparenza di un team medico. La gente un po' incuriosita ci guarda. Ci piazziamo al nostro tavolo. La mia amica mi toglie il plaid e si siede accanto a me. Dall'altro lato della mia carrozzina si siede il mio amico. Lui ordina il primo bicchiere e la band è sul palco pronta a iniziare. Le luci si spengono. Il batterista batte il primo 4/4 e il blues si accende. Il suono del basso mi entra nello stomaco e quella chitarra mi cattura il cuore. Non ho più freddo perché il calore dei miei angeli mi circonda e ho tutto ciò che vorrei. Insieme cantiamo, beviamo ed è consentito anche fumare. L'allegria ci trasporta ad alta velocità dove tutto ha meno peso e posso soltanto essere sereno.
Pezzo dopo pezzo è un sogno che continua. Mi viene voglia di suonare, di scrivere note e di abbracciare gli amici che mi stanno donando qualcosa di un valore inestimabile, eppure sembra che non lo sappiano e con la naturalezza di chi sa amare stanno lì con me.
Io se ho bisogno di qualcosa non ho abbastanza voce per urlare, quindi i miei amici non si dimenticano di chiedermi spesso se tutto va bene. Io faccio un gesto col capo per dire 'ok' e mi offrono un sorso di Cuba libre che accetto volentieri per continuare.
Arriva la fine del concerto e per qualche minuto restiamo al tavolo. Le luci stroboscopiche si accendono e iniziano tutti a ballare. I miei amici lo fanno a turno per non lasciarmi da solo e allora Beppe sta con me, mentre guarda la sua bella danzare e capisco quanto la ama.
E' ora di andarcene. Mi ricoprono minuziosamente prima di uscire, perché fuori è notte e l'aria è gelata. Le batterie del respiratore bastano per rientrare a casa, quindi il mio amico mi rimette sul pulmino e ripartiamo.
Altre volte il giro non finisce così, perché spesso le strade sono troppo invitanti. Siamo andati in tanti posti ammirando l'alba e il tramonto, anche solo per un caffè, una bella donna o un MotorShow, e l'unico obiettivo era divertici.
Stavolta è bene andare a riposare, tuttavia ogni volta sono soddisfatto perché l'affetto è stato intenso quanto il suono di quel blues e la dolcezza spontanea dei miei amici è stata di nuovo grande quanto i ricordi che mi hanno donato.
Non è impossibile vivere felici nonostante non c'è futuro certo e ogni istante il tempo ti mostra la furia arrivare, perché basta credere che l'istante è solo ciò che conta nell'imprevedibilità del divenire, e ciò che bisogna cercare è solo un buon sentimento.
Ci sono persone speciali perché possiedono una sensibilità sincera, così è Beppe che ho incontrato per una fortuna inaspettata, quando avevo bisogno di guardare ciò che è radioso voltando le spalle al buio. Lui mi ha compreso se a volte non ho potuto parlagli o non ho condiviso la sua gioia, oppure per non poterlo abbracciare in qualche sua battaglia, ma ha sempre capito che avrei voluto esserci più di tutti, così come comprende ancora i miei sorrisi accennati per dirgli quanto sono felice di averlo accanto, aspettando sempre un altro blues.

(Al mitico Beppe Macchion che corre veloce con ogni mezzo ed ogni emozione)